This text is replaced by the Flash movie.
Category: CONFERENZE/INCONTRI, Festival 02 creazioni, FESTIVALS by • apr 20th, 2011
Share:

PSICOANALISI , CREATIVITA’ E INTERACTION DESIGN

INCONTRO WORK in PROJECTS #4 |

PSICOANALISI , CREATIVITA’ E INTERACTION DESIGN

DOMENICA 08.05.2011 h.11.00 > i2a Vico Morcote

Nella progettazione interattiva, il raggiungimento di un elevato livello di usabilità richiede l’impiego di pratiche analitiche sofisticate, in grado di restituire un’immagine viva dell’utente, del suo contesto, delle sue modalità operative. Un obiettivo che implica un notevole sforzo critico e creativo nei momenti della raccolta, interpretazione, selezione e soprattutto elaborazione dei dati ricercati.

Centrale per la riuscita del progetto è l’instaurazione di un rapporto di collaborazione con l’utilizzatore, un piano di condivisione dove confrontare il materiale ricavato dalle osservazioni e riordinato per categorie dal progettista. L’attività valutativa non si arresta però a questo punto: l’analisi, seguendo un percorso a spirale, accompagna iterativamente l’intero processo progettuale, alternando cicli da progettazione a fasi di verifica con l’utente via via più avanzati. L’utente è pertanto impegnato in un’attività di co-progettazione. Perché ciò avvenga, occorre avviare un dialogo tra utilizzatore e progettista capace di costruire ipotesi progettuali condivise. Nel rapporto co-progettuale è fondamentale che il designer sappia descrivere all’utente il proprio punto di vista, sottoporlo al confronto, metterlo in discussione, espanderlo, arricchirlo dell’apporto del suo interlocutore e soprattutto correggerlo, modificarlo o abbandonarlo qualora si riveli inadeguato.

Una vena di imprevedibilità attraversa dunque l’iter progettuale dell’interaction design, una pratica che abbandonando le certezze metodologiche dei linguaggi logici e scientifici, trova delle analogie con la psicoanalisi, disciplina anch’essa contrassegnata dall’incertezza. L’intervento psicoanalitico opera infatti all’interno di una realtà – quella del paziente – contraddittoria e in fieri e necessita di strumenti interpretativi che accolgano le contraddizioni, anziché escluderle da sé o risolverle forzatamente in un metodo predefinito. Se i pazienti come gli utenti sono soggetti complessi, altrettanto lo sono le rappresentazioni elaborate da terapeuti e progettisti per approdare alla loro comprensione, costruzioni che ipotizzano criticamente e creativamente quanto negli analizzati è celato. Ma nella cura psicoanalitica, come nella progettazione interattiva, le costruzioni sono congetture prive di valore in sé, che vanno accantonate quando incapaci di aderire alla realtà dell’analizzato. Per contro, sono proprio le costruzioni a mettere in discussione i presupposti rigidi dell’analizzato, permettendo a quest’ultimo di interpretarli e trascenderli, compiendo in tal modo un percorso creativo di arricchimento e trasformazione.

A tale riguardo, l’intervento della dott. Gabrielli analizzerà cosa possa definire, dal punto di vista della psicoanalisi, un atto “creativo”, contrapposto ad un atto “nullo” o “distruttivo”.

Il tema della creatività verrà successivamente ripreso dal prof. Migone, che interverrà sul tema dell’interpretazione psicoanalitica del concetto di creatività, con riferimento alla psicologia dell’Io di Kris, ai processi primario e secondario di Freud, al processo terziario di Silvano Arieti, alla teoria del codice multiplo di Wilma Bucci.

(Keynotes di Mario Mattioda)

———————————–

Moderatore dell’incontro

CARLO BROSIO

brosio

Carlo Brosio è psicoanalista membro ordinario con funzioni di training della Società Psicoanalitica Italiana.e full member IPA. E’ Segretario scientifico del Centro Torinese di Psicoanalisi, sede locale della Società Psicoanalitica Italiana. Ha Collaborato dal 1990 al 2002 con il Dipartimento di Psicologia Clinica dell’Università di Torino. Si è dedicato alla formazione come Consulente per l’Assessorato Istruzione del Comune di Torino, docente di Psicologia clinica e Evolutiva per la Provincia di Torino e supervisore di operatori sanitari nei servizi ASL-USL. E stato Consulente tecnico d’Ufficio presso il tribunale di Casale Monferrato (1995-1997) e Giudice Onorario presso la Corte d’Appello del Tribunale dei Minori di Torino. Ha partecipato a numerosi Convegni Nazionali e Internazionali con contributi personali. E’ stato docente presso la Scuola di Specializzazione in Psicologia clinica della Facoltà di Psicologia dell’Università di Torino, presso l’Istituto di Psicoterapia psicoanalitica – IPP ed è docente presso la Scuola di Psicoterapia Psicoanalitica – SPP (Scuola di specializzazione in psicologia clinica) di Torino.

RELATORI:

ALESSANDRA GABRIELLI

gabrielli

Psicologa, Alessandra Gabrielli si occupa da sempre di psicoanalisi ed in particolare della teoria del pensiero, di patologia gravi e di adolescenza. co-fondatrice della sezione italiana del S.P.R. society for psychotherapy research, membro del gruppo di ricerca dell’I.P.A. (International Psychoanalytical Association), si è formata analiticamente con Gaburri ed ha fatto il suo percorso formativo con Ferro, Resnik, Meltzer, Kernberg. Già prof. a contratto di “metodologia della ricerca in psicoterapia” e di “psicologia del rapporto madre – bambino”, è criminologa accreditata presso l’U.N.I.C.R.I. (dipartimento di criminalità e giustizia delle nazioni unite) ed analista strategico e consigliere giuridico presso il C.A.S.D. (centro alti studi della difesa).

PAOLO MIGONE

Migone_7673

Paolo Migone si è specializzato in psichiatria sia in Italia che negli Stati Uniti, dove si è diplomato anche in psicoanalisi. È direttore responsabile della rivista trimestrale Psicoterapia e Scienze Umane (www.psicoterapiaescienzeumane.it), che è la più diffusa rivista italiana del settore. È autore di varie pubblicazioni tra cui il libro Terapia psicoanalitica. Seminari (Milano: FrancoAngeli, 1995, nuova edizione 2010). Abita a Parma, e si occupa di formazione alle professioni di aiuto sia in Italia che in Svizzera.

Ricerca e conduzione del progetto di

MARIO MATTIODA

Mattioda

Dopo un percorso di studi psicologici e psicoanalitici, Mario Mattioda, inizia ad occuparsi di Interaction design nel 1992, come analista presso lo studio di progettazione interattiva MiLàNo. Negli anni successivi lavora alla progettazione di un sistema informativo per la psichiatria ed è co-autore di un manuale di usabilità. Dal 2003 al 2005, come consulente presso l’Interaction Design Institute Ivrea (IDII), organizza seminari e convegni di filosofia e design ed è co-autore di diverse pubblicazioni su temi metodologici e di valutazione dei progetti (ID Almanacchi, Practice and Theories in Interaction Design, Conversazione Sottsass /De Lucchi). Nei due anni successivi, come curatore della Limehouse Arts Foundation di Londra, organizza installazioni di arte contemporanea a sfondo sociale, tra le quali Tupac Project di Paolo Chiasera. Nel 2008 svolge attività di coordinamento didattico per il corso Index, presso la Facoltà di Architettura di Alghero e nel 2010 è curatore e co-autore del libro Index-Interaction Design Experience.

One Response »

  1. [...] BROSIO CARLO [...]

Leave a Reply